I collage artistici di Valeria Simone Üner sono atti d’amore universale


Fra 10 o 20 anni i collage artistici potrebbero essere reliquie del passato, qualcosa da guardare ricordando i tempi in cui c’erano i giornali di carta, oggetti ormai estinti le cui ultime copie rimaste diventeranno fragile testimonianza museale per le generazioni future come le tavolette d’argilla mesopotamiche e i papiri egizi. Per questo è ancora più incredibile che qualcuno pratichi ancora questa arte in un mondo in cui le forbici e la carta si prendono in mano, ormai, solo per realizzare i decoupage. Valeria Simone Üner è una delle artiste più attive e talentuose nel combinare immagini e materiale stampato, creando straordinarie opere che spesso esprimono e promuovono anche i profondi concetti egualitari con i quali sta crescendo anche sua figlia Ayda. Valeria realizza i suoi collage artistici su commissione, a volte li imprigiona in medaglioni molto suggestivi, e viene contatta sempre più spesso sul suo profilo Instagram @valeriauner soprattutto per realizzare doni originali per le coppie che si sposano, o per qualsiasi altro evento da non dimenticare. “Ho 36 anni”, si presenta Valeria, “e sono la creativa e addetta alle spedizioni, la grafica, la social media manager e la contabile di Parole prese in prestito, un progetto nato nel 2018 e con cui realizzo collage su commissione utilizzando ritagli di giornale e riviste nuovi o vintage, italiane e stranieri”.

 

“La mia formazione artistica è atipica, non ho fatto studi in materia, tutta la mia ispirazione viene dai viaggi che ho fatto, soprattutto l’Austria o la Turchia, dove sono stata un anno e mezzo (ove ha trovato l’amore della sua vita, ndr), dove ho cercato di non fare la turista, né sono andata alla ricerca di me stessa, o forse non più del necessario, ho solo cercato di vivere e conoscere i posti lavorando nella, diciamo così, ‘bassa manovalanza’. I collage li ho sempre fatti, da che ho memoria, da bambina avevo l’ossessione di ritagliare scritte, paesaggi, immagini, per poi incollarli sui quaderni. Mentre mia figlia trascorre il tempo con i fogli e i colori in mano, io vivevo con le forbici e il tubetto di colla in tasca. I viaggi, le esperienza che ho vissuto da allora, mi hanno solo aiutata a trasformare la passione in un mestiere”.

“Devo dire che quando ero bambina nessuno ha pensato a incoraggiare questa mia passione, né gli insegnanti, né i genitori”, spiega Valeria, “nessuno intorno a me pensava che potesse diventare un’attività o una forma di arte. Così, a un certo punto della mia vita ho abbandonato i collage per dedicarmi ad altro. Qualche anno fa mi è tornata prepotentemente la voglia di ricominciare e siccome per me le parole sono molto importanti, sono una gran chiacchierona e mi piacerebbe saper scrivere bene, ho avuto l’idea di prendere in prestito le parole di chi è più bravo di me, ma senza copiare, senza fare copia e incolla, senza riconoscere il merito alla fonte. Così ho iniziato a tagliare le parole cucendole addosso a qualcun altro, con i volti di chi è il protagonista del collage, così come si vede la persona che lo commissiona, o come la vede chi decide di dedicarglielo. Ora realizzo molti collage artistici per chi me ne fa richiesta, ma le mie clienti preferite sono donne che ne vogliono fare dono al partner o alla migliore amica, o qualcuna anche a un’insegnante dei propri figli con cui hanno instaurato un buon rapporto. Ovviamente, quando voglio esprimere affetto per qualcuno sono io a realizzarlo e a fargliene dono senza che me lo chieda. É il mio piccolo lusso, il modo per far capire a qualcuno che ci tengo molto, e i miei amici lo sanno e apprezzano”