Le partenze per le vacanze negli anni 70 e 80 erano un incubo


Ogni anno pullulano sui social i post delle “meravigliose” vacanze negli anni 70 e 80 e di come si stava “tanto bene al tempo”.
Ecco, voi giovani non abboccate.
Le vacanze negli anni 70 e 80 erano una merda di viaggi, niente aria condizionata né in auto, né in treno, nei sui bus, negli autogrill c’erano panini fetidi e o mangiavi quelli, o t’attaccavi, i bagni erano porcili pieni di diarrea e maniaci, i ladri ti spaccavano la serratura del portabagagli e si fregavano tutto dall’auto nel tempo di prendere un caffè, nelle piazzole c’erano i magliari che vendevano elettrodomestici a poco prezzo e quando li aprivi a casa erano scatole piene di sassi, i treni erano stracolmi perché i posti non erano numerati, potevi anche fare un viaggio di 13 ore in piedi o seduto per terra, le code in autostrada erano interminabili perché non c’era coordinazione in tempo reale, gli incidenti erano quasi sempre mortali o gravi perché non c’erano le cinture di sicurezza, gli airbag e i seggiolini per i bambini, che spesso viaggiavano in braccio ad adulti appiccicosi di sudore, le spiagge erano carnai senza regole – peggio di ora che ce ne sono troppe – e se oggi non vedi un granchio, una tellina o una stella marina manco a pagarli oro è perché negli anni 70 e 80 li abbiamo sterminati tutti pescando ad cazzum con rastrelli e retini, portandoli a casa per farli morire nel secchiello, mentre dalle fogne delle ville sul mare si sversavano liquami col benestare delle amministrazioni corrotte, tanto che spesso ci prendevamo tifo e colera rovinando la villeggiatura di tutta la famiglia.
Tutto aggiunto alla paura del terrorismo e della bomba atomica. 
Che fosse tutto più bello ve lo dicono solo perché erano giovani, è solo quello che rimpiangono.
Ma io alle vacanze negli anni 70 e 80 non ci tornerei manco se mi ridessero il corpicino di allora.