Nessuna donna deve spiegare perché sta con l’uomo sbagliato, nemmeno Giorgia Meloni con Giambruno


Sono indignata, sconfortata, stupita. Sono indignata nel sentire anche le voci più rispettabili e insospettabili dire “però se l’è tenuto dieci anni”, persino Natalia Aspesi su Repubblica ha fatto questo terribile errore. Un erroro commesso da chi, forse, non ha mai preso drammatiche cantonate in amore.
Detesto dover parlare anch’io di Giorgia Meloni con Giambruno, ma il danno che si sta producendo nei confronti delle donne è incalcolabile. Vediamo se riesco a spiegarvelo.
25 anni fa stavo con un uomo che improvvisamente si è rivelato molto peggiore di Giambruno: ha iniziato a picchiarmi.
Un lungo incubo, gli schiaffi partivano con le scuse più banali. Ricordo una volta in cui ho risposto “non possiamo partire per andare a trovare i tuoi il 5 marzo, è il mio compleanno e voglio stare con la mia famiglia e i miei amici”. Prima gli urli perché “non porti rispetto ai miei genitori che ci hanno invitato”, poi la sberla. Dormivo poco e male perché avevo paura a essere vulnerabile in compagnia di quell’uomo.
Ma ci sono dovuta restare per tre anni. E oggi ogni tanto qualcuno mi dice “però te lo tenevi”. Quando succede sono costretta a decidere se fregarmene ed escludere quella persona indelicata dalla mia cerchia di amici, o se spiegarle perché me lo sono dovuto tenere, perché non avevo altra scelta, perché le cose da fuori appaiono molto più semplici di come sono. Perché anche solo essere ancora innamorata di quella persona (che non era nemmeno il mio caso, ma capisco quelle per cui lo è) è già un impedimento a lasciarlo.
Costringermi a giustificarmi e a svelare il mio privato, considerare imperdonabili i miei errori, molto più di quanto lo fareste con un uomo (che quando sbaglia donna e poi la uccide, invece “non accettava la fine della relazione”) è una forma di violenza e di ingiustizia che non merita nessuna donna, nemmeno Giorgia Meloni con Giambruno, nemmeno per fini politici. Le elezioni si devono vincere dimostrando che i propri principi sono migliori di quelli degli altri, non dimostrando che i loro sono peggiori dei nostri.
Dire che le ben le sta, quello che è successo a Giorgia Meloni con Giambruno perché lei predica la famiglia tradizionale, perché ha boicottato le famiglie Lgbtqi e i diritti delle donne etc, perché “se l’è scelto lei”, perché “sapeva chi fosse” è come scavarsi da sole la botola in cui cadremo in seguito.
Perché quando della prossima povera casalinga di Canicattì sposata da 10 anni con una bestia, il fascio/maschilista/incel di turno dirà: “cretina, poteva lasciarlo prima/scegliere meglio/a voi donne piacciono i cattivi ragazzi (uno su Twitter mi ha detto “a voi donne piacciono i Giambruni”, certo invece gli uomini impazziscono per le Rita Levi Montalcini), noi, dopo aver detto la stessa cosa a Giorgia Meloni, come potremo difenderci?
Ho un’amica sposata con un Giambruno, inteso come il compagno imbarazzante, non siamo noi a decidere di chi innamorarci, lo decide il sistema endocrino, e quando l’ormone le è calato si è ritrovata con ‘sto coso in casa che non può nemmeno mollare perché lui guadagna di meno e forse dovrebbe pure pagargli gli alimenti.
Per cui, per rispetto verso tutte le donne del mondo, evitate di giudicare i termini di una relazione perché sono infiniti e individuali, e dando a una donna la colpa di avere sceklto l’uomo sbagliato, di averci fatto un figlio e di aver provato a tenerselo per dieci anni, sperando che cambiasse, state solo facendo il giochetto del patriarcato che tanto dite di avversare.