10 cose da sapere prima di visitare Calcata vecchia


Per la CNN, è uno dei posti che bisogna visitare assolutamente quando si viene in Italia. Per il Guardian è una delle 10 mete più belle della penisola. Per il New York Times è un luogo “stupefacente”. Pochi anni fa il National Geographic ha girato un docufilm in cui racconta il mistero della reliquia più imbarazzante della storia cristiana, custodita qui. Calcata non è solo uno dei tanti paesini della Tuscia viterbese, con 900 abitanti di cui solo un centinaio nel borgo antico. È lontana da ogni cosa, circondata dal bosco ma raggiungibile dalla vicinissima Roma con la Cassia Veientana o la Flaminia. A Calcata è bello scendere a valle nel bosco, seguire il greto del fiume Treja e imbattersi in fauna e flora protetta. Ma è intorno al borgo che ruota come un fuso e si dispiega come un filo il segreto mesmerico di un paesino che crea dipendenza e cattura i più sensibili in una tela di ragno. Dove invece di essere divorati, ci si dondola in un’indolenza beata alternata a picchi di creatività euforica, dove anche fare shopping è un’esperienza inusuale, con i negozi di vestiti e biogiotteria disegnati e confezionati sul posto, introvabili ovunque, e persino ima profumeria biologica e sostenibile con i cosmetici e i detersivi privi di sostanze cancerogene, tossiche, testate crudelmente sugli animali. Qui, pernottando d’estate, può succedere che un rapace notturno curioso si posi sul davanzale della tua finestra per spiarti. Ma per conoscere tutte le meraviglie di Calcata, cosa vedere e dove mangiare potete leggere qui.
Ci sono invece cose di Calcata che è necessario sapere per non farsi trovare impreparati all’arrivo, e tutti i trucchi dei residenti e degli habitué per non trasformare una bellissima gita in un disagio, se non in un litigio con i residenti (esasperati). Vediamole una per una.

#1 Indossare scarpe comode. Calcata è un’isola pedonale, non esistono trucchetti o strade segrete per arrivare al ristorante in auto semplicemente perché nessuna auto riesce a entrare nello stretto arco dell’ingresso, e anche quando sono così piccole da entrare si rischia il linciaggio per aver dissacrato uno spazio così bello, oltre che una multa salatissima perché nel sottosuolo della piazza ci sono delle gallerie dentro le quali il veicolo potrebbe sprofondare. Nessun pericolo, invece, per i pedoni con molta voglia di camminare.

Visitare Calcata vecchia

#2 Non fidarsi MAI del navigatore. Calcata è un posto magico, chi ci abita può cercare per giorni il telecomando o una forbice spariti e ritrovarli una mattina in un posto assolutamente in evidenza, spesso sul comodino o sulla tavola dove si pranza tutti i giorni. Probabilmente, per lo stesso motivo, appena si entra nel raggio di poche decine di metri dal borgo, Google Maps & co. si prendono gioco dei turisti e li portano a impelagarsi in vicoli ciechi o in zone a traffico limitato. Quindi è bene spegnere i device, seguire SOLO le indicazioni stradali e sapere che a Calcata si accede in due soli modi: a piedi dal cosiddetto “Paese Nuovo”, che è collegato a quello vecchio da via della Lira e da via Cadorna, o dal ponte sottostante, al quale si arriva percorrendo la Cassia uscendo a Settevene, passando il paese di Mazzano. Per lo stesso mistero, tenete presente che nel paese I CELLULARI FUNZIONANO MALISSIMO. Attenzione perché dopo la prima mezz’ora senza linea e connessione la cosa potrebbe cominciare a piacervi.

#3 Dove parcheggiare a Calcata. Quello del parcheggio è sempre stato il dramma dei turisti che vengono a visitare Calcata. La bellezza del posto dipende anche dall’assenza delle auto in paese (vedi punto #1) ma c’è sempre qualcuno che si aspetta di parcheggiare davanti uno dei suoi ristoranti. Ci sono quelli che superano i varchi contrassegnati dai divieti ben chiari e occupano i posti auto dei residenti (con reazioni sgradevoli), oppure quelli che scendono a tutta velocità per via della Lira, e per tornare indietro si ritrovano incastrati a cimentarsi in complicate manovre in spazi minuscoli .

A Calcata si parcheggia SOLO nel parcheggio comunale a pagamento, che si trova nel paese nuovo, è collegato al vecchio da una stradina ed è segnalato dai cartelli (se sfuggono alla vista, c’è sempre qualche anima pronta a dare indicazioni). Non si parcheggia nella piazza del paese neanche se ci sono già delle auto, che potrebbero essere dei residenti autorizzati. Qualcuno si spinge a parcheggiare sulla discesa di via della Lira: se le auto vengono accostate bene e non si parcheggia oltre il segnale di divieto di sosta, c’è una certa tolleranza da parte dei residenti.

#4 Come far arrivare nel borgo di Calcata disabili e anziani. Il consiglio migliore è di munirsi di sedia a rotelle pieghevole. Per farli entrare nel modo meno complicato possibile bisogna accedere dal ponte (ossia dall’entrata in basso) e portarli fino all’arco, detto dalla gente del posto “ingresso della bocchetta”. Se non si dispone del permesso disabili ma si ha una persona anziana a bordo si può chiedere ai controllori all’ingresso la cortesia di farci entrare per il tempo di scaricare il passeggero. La persona con difficoltà a camminare deve attendere lì fino a quando l’accompagnatore non va a parcheggiare, torna a piedi e la spinge sulla sedia o rotelle (o la tiene a braccetto).

#5 Dove mangiare a Calcata. Sembrerà banale dirlo, ma si mangia bene ovunque. La cosa fondamentale è PRENOTARE SEMPRE, anche perché a volte questi locali sono in ferie in periodi inaspettati. Altrimenti si può mangiare nella pizzeria a taglio di Olga in via della Scuola (che non è comunque un ripiego). Alcuni suggerimenti:

Opera, in Via della Pietà (0761 176 9547)
La Terrazza sul Treja, in via Cadorna (0761 587401) con i tavolini che nella bella stagione si affacciano sulla valle.
Terra Mia (0761 150 0001) all’ingresso del paese
La Piazzetta, all’interno del borgo (0761 588078 lapiazzettarestaurant.it,thefork.it
Il Graal, nella piazza principale, in Via Garibaldi (360 788 110)
I Tre Monti, dal proprietario Adolfino, fuori borgo (0761 587998)
– ci si può iscrivere al circolo de La Grotta dei Germogli ( 0761 176 9438) e partecipare alle tante iniziative, oltre che a gustarne i piatti;
Incanto e Sapori, sul ponte, fuori borgo (328 838 3384)
Il Caraponzolo (0761 587208) nel paese nuovo (telefonare per verificare che sia aperto, è da un po’ che lo si vede chiuso).
Se cercate ancora Il Tugurio o la Latteria del Gatto nero, entrambi locali storici di Calcata, la notizia triste è che non esistono più (sì, siamo dispiaciuti anche noi del posto).

#6 Dove bere a Calcata.
A Calcata c’è un club molto carino scavato nella roccia dove poter gustare ottimi cocktails preparati dal gestore Daniele. Si chiama Bard House Gipsy Club e si trova in Via Sinibaldi, 2 dentro le mura del borgo. Per consumare è necessario essere soci (si fa la tessera al momento) e per sapere i programmi di concerti (bellissimi: qui ho visto esibirsi Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e gli Animaux Formidables) e delle iniziative basta scrivere al numero WhatsApp 324 621 2820.
Se poi per bere si intende non solo alcolici, è necessaria una tappa nella bellissima Sala da tè di Gemma, dove si può scegliere fra oltre 101 tipi diversi di tè e tisane anche freddi, in estate. Al fianco della sala da tè c’è il bel negozio di Ade che realizza oggetti in carta riciclata. Il caffè si prende al Bar di Giusy in piazza, al bar nel borgo vicino al castello, oppure al Caffé Kafir gestito dall’attore cult degli anni 70 Gianni Macchia. (Occhio: Calcata pullula di celebrità e figlie/i di celebrità che rischiate di non riconoscere perché qui si conciano come capita.

#7 Cosa vedere a Calcata. Il paese è così piccolo che basta giroronzolare per scoprire cosa vedere, dato che le attività aprono e chiudono in continuazione. Per questo stesso motivo, se vi capita di vedere un oggettino che vi piace, pensare “lo prendo la prossima volta” può essere molto rischioso. Uno dei negozi più longevi è l’argenteria di Alberto Richard, di fronte al ristorante Opera. Ma ci sono anche tanti negozi di cui potete leggere sul link già citato. Uno dei miei preferiti è il negozietto di abbigliamento Walking Tribe, a prima vista sembra la solita bottega di abiti etnici, invece entrando e frugando fra i casi appesi trovi delle cose bellissime ed esclusive, perché la proprietaria Nadia li disegna, li produce in pochi pezzi e quando si stufa del modello, ciao, non lo trovate più. Ho comprato lì cose di cui mi hanno detto “eh, si vede che tu fai shopping a Milano”… All’ingresso del paese, invece, c’è il BeKi Bio Shop, il negozio di cosmetici biologici già famoso a Viterbo dove si possono comprare saponi artigianali, detersivi per la casa che non inquinano, trucchi privi di sostanze nocive per la salute (nemmeno la quantità minima tollerata per legge).

#8 Posti segreti da vedere a Calcata. Ci sono due luoghi imperdibili per chi vuole visitare Calcata vecchia che pochi conoscono. Uno è il belvedere di Capomandro, splendida passeggiata da cui si gode la migliore veduta del paese e dove a ottobre spuntano migliaia di ciclamini (da NON cogliere). Si raggiunge scendendo a piedi per via della Lira e avventurandosi nella stradina che costeggia la piccola chiesa che si incontra sulla destra. Da qui si fanno foto e video stupendi.

Visitare Calcata vecchia

L’altro è il giardino dell’architetto Paolo Portoghesi (sopra, la foto di uno degli ingressi), uno dei 10 giardini privati più belli d’Italia, ma probabilmente anche uno dei giardini più belli del mondo. Si può visitare su prenotazione, in gruppo, chiamando il numero 0761 596059. Si paga un’offerta da concordare. C’è anche un altro luogo magico di Calcata che non viene abbastanza sfruttato, il Teatro Greco, sulla strada di Capomandro. È un’area gigantesca e bellissima dove si potrebbero fare festival, fiere e mostre, ma inspiegabilmente questo non accade spesso. Chi è interessato ad affittarlo per una manifestazione può chiedere informazioni direttamente al comune di Calcata al numero 0761.587021.

#9 Dove dormire a Calcata. Prima di avventurarsi è bene sapere che a Calcata non esistono alberghi. Per pernottare ci si deve affidare ai B&B locali, o cercare su Airbnb dove ci sono diverse stanze e appartamenti da affittare. Ci sono diverse residenze di alta gamma, ex casette di contadini restaurate a regola d’arte che si scovano nei vicoli. Hanno tutte una targa d’ottone con il numero del proprietario da chiamare. Uno di questi è il Country Home, alloggio turistico che potete prenotare ai numeri 0761/588928 o 380 6985345. Molto bella e ben recensita anche Casa Odette, gestita dai due nipoti della signora che gestiva la pensione Odette di Roma che oggi non c’è più. Si può prenotare chiamando i numeri +39 393 993 58 38 oppure +39 0761 596079. C’è anche un indirizzo email casaodettecalcata@gmail.com e un sito dove vedere le immagini della casa.

#10 Dove gettare i rifiuti a Calcata. Cominciamo col dire dove NON gettarli: mai nei secchi che vedete fuori dalla porta dei cittadini. È uno dei modi per farsi detestare dai residenti. Si tratta dei pattumiere private, dove la mattina lo spazzino raccoglie i rifiuti urbani in giornate stabilite con rigore, e tutto quello che ci scaricate dentro deve essere poi raccolto dai proprietari e gettato per vostro conto. No, il discorso del “già gli facciamo un favore a venire e spendere nei loro negozietti, almeno si prendano la briga di gettarmi via la lattina” non vale, perché il 95% di chi abita a Calcata non ha alcun negozietto, e comunque anche chi lo ha non è tenuto a doversi preoccupare del sacchetto con le feci di cane che gli avete fatto trovare nella pattumiera privata. A Calcata c’è una politica molto severa di riciclo dei rifiuti che gli è valsa il premio Paese Riciclone di Legambiente, per cui in tutto il paese sono stati eliminati i secchi della mondezza e i cassonetti. Prima di venire a Calcata bisogna quindi munirsi di un sacchetto per metterci tutti i propri rifiuti, da portare a casa e gettare via nelle vostre pattumiere (possibilmente differenziando anche voi).