Invisalign recensione qualche anno dopo aver finito la cura, tutto quello che vi dovete aspettare


Quando ho indossato per la prima volta una mascherina Invisalign era il 2016. Avevo 49 anni e i miei denti, già un pochino sporgenti da bambina, avevano iniziato a disallinearsi parecchio intorno ai 25, quando è spuntato il primo dente del giudizio che si è fatto strada prepotentemente in un’arcata già affollata. Ho raccontato in un altro articolo come funziona Invisalign, il prezzo medio (almeno, quello che ho pagato io al tempo), tutto quello che ho provato durante la cura, quanto è durato il trattamento e quanto può essere fastidioso e/o doloroso sottoporsi da adulta all’allineamento dei denti. Il risultato finale è stato strepitoso e mi chiedevo con un certo timore quanto sarebbe durato e dov’era la fregatura. Ne riparlo ora, per spiegarvi tutto ciò che ci si deve aspettare negli anni successivi. Una “Invisalign recensione qualche anno dopo“, come scrivereste per saperne di più.

Tanto per cominciare, a nove anni dalla prima mascherina, e a sei dall’ultima, i miei denti sono ancora tutti la loro posto. C’è stato un assestamento generale, i problemi di masticazione che ho affrontato all’inizio perché il “sopra” sembrava non coincidere più col “sotto” – una delle mi mascelle è più corta dell’altra -, sono scomparsi progressivamente. Il corpo umano è una macchina meravigliosa e trova sempre un modo per adattarsi alle circostanze. Però per tutto questo tempo ho portato sempre le Vivera, le mascherine di mantenimento. Sempre. In sei anni mi è capitato di non metterle solo un paio di notti in tutto, e ho recuperato mettendole la mattina dopo.

Quando ho terminato la cura, il mio ortodontista mi ha dato tre mascherine Vivera e mi ha detto che sarebbero durate circa cinque anni l’una, prima di rompersi. In realtà, sto ancora usando la prima e sembra ancora in ottime condizioni. Ogni mattina le lascio nell’acqua calda con la loro pastiglia effervescente (non spendeteci troppo: quelle dei discount sono ottime, io le compro all’In’s o all’Eurospin) e ormai la notte non mi accorgo più nemmeno di averle. A volte ricordo la prima nottata d’inferno con le mascherine, e mi commuovo. Dopo cinque anni ho iniziato ad avere dei piccoli problemi di perdita di smalto al colletto degli incisivi. Sono entrata nel panico perché credevo che il dente fosse cariato, c’era un punto in cui sentivo dolore quando ci passavo lo spazzolino. Ma il dentista che l’ha esaminato ha detto che non era niente di grave e che avrei solo dovuto usare uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio ricostruttivo. Ho scoperto che il Biorepair, anche se ha un certo prezzo, se comprato in farmacia si può scaricare come farmaco, e il problema è rientrato nel giro di poche settimane. Io consiglio di cominciare a usare subito un dentifricio di questo tipo appena terminata la cura di allineamento.

Un’altro problema si è presentato quando uno dei miei intarsi si è rotto, come può accadere dopo qualche anno di vita. Quando sono andata a rifarlo, il dentista mi ha detto che con quello nuovo la mascherina di mantenimento non sarebbe entrata più e che avrei dovuto buttarle tutte e tre. Se vi capita insistete come ho fatto io, che ho obiettato. Gli ho portato una delle tre e ho chiesto che il nuovo intarsio venisse modellato per entrarci. Dopo un po’ di insistenza ha accettato. Ognuno vuole svolgere il proprio lavoro col minore impegno possibile, non accettatelo mai. Quando il nuovo intarsi è arrivato e me lo ha impiantato, abbiamo dovuto fare un po’ di aggiustamenti, una limatina al dente, una alla mascherina, e tutto è andato a posto. Mi è successo per tre volte con tre intarsi diversi, ma siamo sempre riusciti a venirne a capo. L’ultimo sembrava non volere proprio entrare, per cui con una tronchesina sono intervenuta sulla mascherina tagliando il bordo dalla parte interna, in corrispondenza con quel dente, e l’operazione non ha compromesso minimamente la tenuta e l’efficacia della Vivera.

Per quanto riguarda la sensibilità delle labbra e delle gengive, ok, migliora col tempo, ma sentirete sempre qualcosa di diverso rispetto a prima che cominciaste la cura. PAZIENZA. In compenso, posso assicurare che dopo qualche anno, anche se le mascherine non le mettete proprio otto ore spaccate, non si muove più nulla. Però mettetele. Riguardo invece al colore dei denti, visto che comunque le mascherine possono favorire l’ingiallimento, vi assicuro che basta lavarli bene immediatamente dopo aver bevuto tè e caffè, e lavarli comunque dopo ogni pasto, usando sempre il filo interdentale (immaginate che serra tropicale si forma tra dente e dente, se ci lasciare del cibo sotto la mascherina per otto ore). Io uso anche una volta a settimana un prodotto sbiancante biologico in polvere de La Saponaria, che non è aggressivo, costa pochissimo (intorno ai 9 euro) e fa il suo dovere.

Non mi viene in mente altro se non ripetere, come nell’articolo precedente, che allineare i denti è stata una delle cose migliori che abbia mai fatto per me stessa.

Ps. Non ho percepito alcun compenso dai marchi citati, a casa mia cito chi mi pare)

Photo by Carlos Torres on Unsplash

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